Come funziona la separazione

Per capire come funziona la separazione e quando rivolgersi ad un avvocato di diritto di famiglia bisogna prima conoscere i diversi tipi di procedura. Consensuale o contenziosa nel caso non si riesca a trovare un accordo.
avvocato di diritto di famiglia

Introduzione

Per comprendere come funziona la separazione e quando rivolgersi ad un avvocato di diritto di famiglia, occorre distinguere le differenti ipotesi di accordo consensuale o procedura giudiziale. Nel primo caso, a certe condizioni, si potrà procedere in Comune oppure con negoziazione assistita, ma se l’accordo non si trova o si intende ottenere l’addebito della separazione occorrerà far decidere al Tribunale con procedura contenziosa.

Separazione e divorzio

La legge prevede che prima di poter divorziare occorre un periodo di tempo in cui i coniugi siano separati. Un tempo il periodo che doveva trascorrere tra separazione e divorzio era da 1 a 3 anni. Oggi invece prima di poter divorziare deve trascorre un periodo di almeno 6 mesi se la separazione è stata consensuale o un anno se la separazione è stata contenziosa. Ma come funziona la separazione?
La separazione consiste nell’autorizzazione a vivere separati, cessa l’obbligo di fedeltà del matrimonio e con essa si scioglie la comunione legale. I coniugi però restano tali e mantengono gli stessi diritti ereditari che si hanno durante il matrimonio, così come rimane l’obbligo di assistenza morale e materiale.

Separazione di fatto

Spesso accade che prima di separarsi formalmente, la coppia prenda strade diverse cessando la convivenza. La legge non riconosce alcun rilievo legale alla separazione di fatto. Quindi per poter divorziare occorrerà procedere prima procedere con una separazione formale da cui decorrono i tempi indicati sopra.
In questa fase si potrebbe verificare il reato di abbandono del tetto coniugale. La fattispecie di reato nasce per sanzionare la violazione dell’obbligo di convivenza coniugale. Nel tempo, però, l’evoluzione giurisprudenziale ha inteso punire chi si allontana dal tetto coniugale lasciando il proprio nucleo familiare in serie difficoltà economiche. Andarsene di casa non è quindi sufficiente per far scattare il reato ex art. 570 c.p. se il coniuge e i figli sono economicamente tutelati.

Come funziona la separazione

Prima di tutto occorre distinguere i casi in cui i coniugi sono d’accordo su ogni punto che riguardi la separazione e quelli in cui l’accordo non c’è o deve ancora essere trovato. La quasi ex coppia, infatti, può già aver regolato i propri interessi economici, compreso il mantenimento, l’affido, il collocamento e il diritto di visita dei figli e in tal caso si avrà una separazione consensuale. Ma se non è possibile trovare alcun accordo la separazione sarà contenziosa.
Normalmente quando ci si rivolge ad un avvocato di diritto di famiglia, questi cercherà inizialmente di capire se ci sono possibilità che le parti trovino un accordo congiunto. A seconda del tipo di separazione, consensuale o contenziosa, la procedura è differente.

Come funziona la separazione consensuale

Sebbene prima di prendere decisioni definitive sia sempre consigliato rivolgersi ad un avvocato di diritto di famiglia, considerati gli interessi in gioco, talvolta l’assistenza legale non è obbligatoria. Se la coppia non ha figli e non ha pretese economiche di alcun tipo potrà separarsi in Comune per separarsi. Negli altri casi, invece, occorrerà necessariamente rivolgersi ad un avvocato per regolamentare le conseguenze della propria separazione. Come abbiamo detto, nel 99% dei casi l’avvocato verificherà la possibilità di poter giungere alla separazione con un accordo congiunto. Se ci si accorda, si potrà procedere con negoziazione assistita. Trattasi di una procedura gestita dai rispettivi legali che redigono le condizioni di separazione e le inviano alla Procura. Ricevuto l’ok dal PM la separazione sarà comunicata al Comune entro 10 giorni, con notevole risparmio di tempo.
In alternativa è possibile depositare un ricorso congiunto al Tribunale con i medesimi effetti.

Come funziona la separazione contenziosa

Se l’accordo non si trova dovrà per forza intervenire un giudice per decidere e regolamentare le conseguenze della separazione. Come funziona la separazione in questo caso? Uno dei coniugi, tramite il proprio legale, depositerà un ricorso con le condizioni di separazione richieste dal proprio assistito. Il giudice nella la prima udienza tenterà di conciliare la coppia valutando possibili accordi. In caso negativo il Tribunale emetterà un provvedimento con le condizioni temporanee per poi proseguire con il giudizio.

Riforma Cartabia

L’ultima sostanziale riforma del diritto di famiglia è il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 applicato a tutti i procedimenti iniziati dopo febbraio il 28/02/2023. I diritti non sono cambiati ma la procedura che prima vedeva la sequenza ricorso-udienza adesso prevede che dopo il ricorso le parti possono depositare memorie prima della prima udienza. La riforma ha anche previsto termini più celeri per una più veloce risoluzione delle controversie.

IN BREVE

No, prima di divorziare è necessario ottenere la separazione.

No, l’abbandono del tetto coniugale di per sé non è reato. Si commette reato se si andandosene di casa si lascia la propria famiglia in serie difficoltà economiche.

E’ un processo a tutti gli effetti in cui il giudice determina le condizioni che regoleranno i rapporti dei coniugi tra loro e con i figli dopo la seprazione.

Sempre. Tutti i provvedimenti riguardanti il diritto di famiglia sono modificabili in presenza di nuove circostanze (ad esempio reddituali)

Volendo si, ma legalmente non ha alcun valore. Pertanto fino al divorzio i coniugi manterranno comunque i diritti ereditari reciproci.

Si. In sede di separazione è possibile accordarsi o chiedere il mantenimento/alimenti.

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