Sono obbligato a mostrare i documenti ai carabinieri?

La legge prevede l'obbligo di mostrare i documenti ai carabinieri o alle forze dell'ordine in certi casi e situazioni. Ugualmente è obbligatorio fornire le proprie generalità al Pubblico Ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni, Il rifiuto ingiustificato può comportare delle sanzioni penali. Vediamo quali sono.
Sono obbligato a mostrare i documenti ai carabinieri

Sono obbligato a mostrare i documenti ai carabinieri?

Quando si viene fermati dai carabinieri o da altre forze dell’ordine, una delle prime domande che possono sorgere riguarda l’obbligo di mostrare i documenti. In Italia, il tema dei controlli da parte delle autorità è regolato da precise normative, che stabiliscono diritti e doveri sia per i cittadini che per gli agenti. Questo articolo esplora in dettaglio cosa prevede la legge italiana riguardo all’obbligo di esibire i documenti a un carabiniere durante un controllo.

La Legge e l’obbligo di identificazione

Secondo la legge, ogni cittadino è tenuto a identificarsi su richiesta delle forze dell’ordine, inclusi i carabinieri. Questo obbligo è previsto dall’articolo 651 del Codice penale, che punisce chiunque rifiuti di fornire le proprie generalità con l’arresto fino a un mese o con un’ammenda fino a 206 euro. La norma non specifica però un obbligo generale di portare sempre con sé un documento di identità, ma se richiesto, è necessario essere in grado di fornire le proprie generalità.
In pratica, se non si è in possesso di un documento al momento del controllo, si può comunque fornire verbalmente le proprie generalità, come nome, cognome, data e luogo di nascita, per consentire alle autorità di verificare l’identità tramite i loro sistemi.

Quali sono i Pubblici Ufficiali

Perché il reato si configuri è necessario che la richiesta di indicare le proprie generalità provenga da un Pubblico Ufficiale. Certamente le Forze dell’ordine ricoprono la predetta qualità ma l’art. 651 c.p. è applicabile anche nel caso la richiesta provenga ad esempio anche da un controllore dell’autobus o un capotreno. La stessa giurisprudenza ha infatti affermato che i controllori delle Ferrovie dello Stato sono Pubblici Ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni (Cassazione penale, n. 38389/2009).

Obbligo di mostrare i documenti o obbligo di portarli con sé

Con sentenza n. 8356/2022 la Cassazione Penale ha tracciato i confini tra il rifiuto di consegnare i documenti, il semplice fatto di non averli con sé per alcuni soggetti e il rifiuto di fornire le proprie generalità. L’art. 294 del regolamento per l’esecuzione del T.U.L.P.S. impone l’esibizione del documento agli Ufficiali e agli agenti di Pubblica Sicurezza. Il rifiuto ingiustificato di esibizione dei documenti è sanzionato dall’art 221 T.U.L.P.S. con l’arresto fino a due mesi o con l’ammenda fino a euro 103.
Soggetti sospetti o pericolosi che non siano in grado o si rifiutino di provare la loro identità possono essere sottoposti a rilievi segnaletici ed in caso di rifiuto la sanzione è prevista dall’art. 17 T.U.L.P.S. con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206.
Infine il rifiuto di fornire le proprie generalità richieste da un Pubblico Ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni è punti dall’art. 651 c.p. con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206.

Quando è necessario mostrare i documenti?

Ci sono situazioni specifiche in cui potrebbe essere richiesto di esibire un documento di identità:
• Controlli su Strada: Se si è alla guida di un veicolo, è obbligatorio portare con sé la patente di guida, il libretto di circolazione e il certificato di assicurazione. In questi casi, il rifiuto di esibire i documenti può comportare sanzioni amministrative, come il ritiro della patente o una multa.
• Controlli di Pubblica Sicurezza: In contesti particolari, come manifestazioni pubbliche, eventi sportivi o in situazioni di emergenza, le forze dell’ordine possono richiedere l’esibizione di documenti per ragioni di pubblica sicurezza. Anche in questo caso, il rifiuto di identificarsi può comportare conseguenze legali.

Cosa succede se non ho i documenti con me?

Se durante un controllo non si è in grado di mostrare i documenti ai carabinieri, questi possono procedere a un ulteriore accertamento. In alcuni casi, questo può significare essere accompagnati in caserma per verificare la propria identità. Questo accade soprattutto se le forze dell’ordine sospettano che le generalità fornite verbalmente non siano corrette o se la situazione richiede ulteriori approfondimenti.
Tuttavia, è importante sottolineare che tale procedura deve essere eseguita nel rispetto della legge e dei diritti fondamentali della persona. In generale, è consigliabile cooperare e fornire tutte le informazioni richieste per evitare complicazioni legali.

Diritti e doveri del cittadino

Ogni cittadino ha il diritto di essere informato sulle ragioni del controllo e sul trattamento dei propri dati personali. Le forze dell’ordine sono comunque tenute a identificarsi chiaramente e a spiegare il motivo della richiesta di identificazione.

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IN BREVE

No, non c’è un obbligo generale di portare sempre con sé un documento di identità, ma in caso di controllo, è necessario fornire le proprie generalità. Tuttavia, in alcuni contesti specifici (come alla guida di un veicolo), è obbligatorio avere con sé i documenti richiesti.

Il rifiuto di fornire le proprie generalità a un Pubblico Ufficiale può comportare conseguenze legali, tra cui l’arresto fino a un mese o un’ammenda.

Sì, se non si è in grado di fornire un documento di identità e le forze dell’ordine ritengono necessarie ulteriori verifiche, si può essere accompagnati in caserma per l’identificazione.

Sì, ogni cittadino ha il diritto di essere informato sui motivi del controllo e sul trattamento dei propri dati personali.

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